La tenuta Montevertine si trova nel Chianti. Sergio Manetti acquistò il terreno alla fine degli anni '60 per farne una seconda residenza. In seguito vi piantò delle viti e allestì una piccola cantina con l'idea di produrre vino per il suo consumo personale e per quello dei suoi cari. Alla fine, a partire dalla sua prima annata (1971), decise di presentare i suoi vini a dei concorsi e fu un gran successo. L’industriale siderurgico decise dunque di dedicarsi interamente al suo vigneto, e questo fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2000. Oggi è suo figlio, Martino Manetti, ad aver assunto le redini della tenuta. Attualmente il vigneto si estende su 18 ettari, a un'altitudine di circa 400 metri. Martino Manetti rifiuta l'uso di vitigni internazionali e si prende estremamente cura del suo terroir, coltivando le viti secondo i principi biodinamici.

Nel 1967 questa proprietà a metà strada tra Siena e Firenze, nel cuore del Chianti, fu acquistata da Sergio Manetti come casa per le vacanze. Il nuovo proprietario impiantò due ettari di vigne con l’idea di produrre un po’ di vino per la famiglia e gli amici e già dalla prima annata i vini si dimostrarono di un livello molto buono. Da allora, Sergio Manetti decise di dedicarsi unicamente alla coltivazione della vigna, ampliando la sua tenuta fino a raggiungere 18 ettari. Decise di coltivare prevalentemente sangiovese, vitigno del quale era appassionato. La tenuta produce ottimi vini, dal carattere pieno e nello stile dei Chianti, sebbene non faccia parte della denominazione. Nonostante questo, i vini sono di altissimo livello e offrono una notevole ricchezza aromatica.