La tenuta si trova nel cuore del borgo di Castelcerino, appena sopra Soave; le vigne, di età compresa tra i 50 e i 70 anni, si estendono su un antico vulcano a circa 320 metri di altitudine e sono state coltivate da generazioni di viticoltori sin dal XIV secolo. Siamo nella zona dei Colli Scaligeri, un territorio ricco di storia che porta il nome della grande famiglia che governò Verona e dintorni tra il 1260 e il 1390, tra le più ricche e potenti in Italia in quel periodo.
È qui che nasce Filippo Filippi, che dal 2003 gestisce la tenuta. La regione vinicola di Soave è conosciuta soprattutto per i vini che prediligono la quantità rispetto alla qualità. Il nostro viticoltore ha seguito invece sin dall’inizio della sua attività obiettivi diversi, producendo vini naturali e rispettosi dell’ambiente che rappresentino appieno il terroir di origine. Per questo tutto è pensato nei minimi dettagli: selezioni massali, rese basse e cernite accurate, viticoltura biologica certificata Triple A, pochissimi solfiti, fermentazioni con lieviti indigeni e intervento minimo.
Il risultato è un vino puro, fresco, vivace e molto fruttato, con una piacevole consistenza e una sensazione leggermente tannica al palato. “Filippo produce vini da bere”, spiega Paola, che abbiamo incontrato insieme a Filippo nella tenuta.


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Il suo nome deriva dalla turbiana, varietà chiamata anche trebbiano di Soave, particolarmente diffusa in Veneto. Questa cuvée proviene da un terroir di un ettaro di terreno calcareo, il famoso cru Vigne della Brà, ed è prodotta con uve di vigne giovani sottoposte a selezioni massali.

I vigneti sono circondati da diversi ettari di bosco e vengono trattati in regime di agricoltura biologica certificata, tanto che la tenuta si è aggiudicata anche la certificazione Triple A. Le uve raccolte manualmente fermentano in maniera naturale per azione dei lieviti indigeni. La cuvée invecchia per almeno 12 mesi in vasche di acciaio inox a contatto con le fecce fini per acquisire consistenza, sapori e aromi, ma anche per lasciare che il terroir si esprima appieno.
Il risultato è un vino bianco dal colore dorato che sprigiona note di frutti bianchi e gialli. Al palato presenta una bella mineralità in uno stile elegante e deliziosamente persistente. Vi consigliamo di degustarlo giovane con piatti raffinati come il pesce bianco o i crostacei.