La tenuta che ospita il vigneto di Troplong Mondot esiste dal XVIII secolo.
Quando l'abate Raymond de Sèze, proveniente da una prestigiosa famiglia di Bordeaux, costruì l'attuale château, la tenuta Mondot produceva già uno dei grandi vini di Saint-Émilion. Nel 1850, Raymond Troplong, che in seguito diventerà Presidente del Senato, si occupò di completare la tenuta, la cui superficie non sarà più modificata da quel momento in avanti. Suo nipote, Edouard Troplong, aggiunse il suo nome a quello di Mondot prima di venderlo alla famiglia Valette.
I circa trenta ettari di vigneto, costituiti per la gran parte da vecchie vigne (con un’età media di 35 anni, ma con le più vecchie che raggiungono anche i 90 anni), godono di una perfetta esposizione e di un drenaggio naturale, poiché sono situate nella parte più alta di Saint-Émilion. La classificazione di Saint-Émilion, rivista ogni dieci anni, nel 2006 ha riconosciuto Troplong Mondot come 1er Grand Cru Classé B.

Grazie a Christine Valette-Parienté, alla direzione dal 1980, questa tenuta ha notevolmente migliorato la qualità dei suoi vini, anche nelle annate meno favorevoli. Dopo un lungo periodo di fermentazione, il vino invecchia in botti di rovere (con un minimo di legno nuovo del 75%) per un periodo che varia in base all’annata e che può durare fino a 24 mesi. Con il loro colore intenso, i vini di Troplong Mondot sviluppano aromi complessi di liquirizia, ribes e spezie. Incredibilmente profondi e concentrati, vantano anche un eccezionale potenziale d’invecchiamento.