Presentazione

Vino de la Tierra de Castilla y León Majuelo el Espejo Cantalapiedra Viticultores 2022

La cuvée

Tipico vitigno spagnolo della Rueda, una regione in cui si producono vini caratteristici, con un eccellente potenziale d’invecchiamento, il verdejo è ben valorizzato da questa cuvée. Manuel Cantalapedria ne propone un'espressione frutto di una singola parcella, che nasce in un piccolo appezzamento di sole 65 are, esposto a nord e situato a un'altitudine di quasi 730 metri. Le vigne hanno un’età di 22 anni e derivano da una selezione massale di viti secolari prefillossera provenienti dalle parcelle Chirivitero e La Otea. Coltivate secondo i principi della biodinamica, le uve sono vendemmiate a mano e poi pressate. Il mosto fermenta spontaneamente in tini usati di rovere francese e il vino si affina poi per circa nove mesi. In questo modo il verdejo si esprime pienamente, regalando un tipico bouquet con note di scorza di limone e fiori d'arancio, impreziosito da una sfumatura erbacea che conferisce una piacevole freschezza. Al palato, questo vino profondo e pieno d’energia, ha un profilo teso, con una nota salina che accompagna fino al finale. È un vino che si può conservare in cantina per 6-8 anni e che si abbina molto bene con un piatto di frutti di mare.

Informazioni sulla tenuta: Cantalapiedra Viticultores

Nel cuore della piccola cittadina di Seca, nella Castilla y León, da diverse generazioni la famiglia Cantalapiedra lavora con passione. In questo territorio d’elezione del vitigno verdejo, la tenuta coltiva circa 21 ettari di vigneti, che hanno un’età media di 30 anni. I suoli sono composti principalmente da ciottoli, con presenza di argilla, sabbia e calcare. Il terroir della regione è caratterizzato da una particolarità, generalmente indicata con l’espressione mantello di ciottoli, che conferisce al verdejo una tipica specificità.
Consapevole delle attuali problematiche ambientali e con l'obiettivo di proporre vini autentici, in grado di rispecchiare la più pura essenza del territorio, la tenuta segue le rigorose pratiche della biodinamica e dell'agricoltura biologica. Al termine della vendemmia, realizzata interamente a mano, la vinificazione viene condotta con il minimo intervento possibile, in modo da preservare l'eccezionale qualità della materia prima. Le fermentazioni si svolgono con utilizzo di soli lieviti indigeni e con un’aggiunta minima di solforosa. Per maggiori informazioni sulla tenuta, leggete il nostro articolo sul blog iDealwine.