



Les Lériens Extra-Brut Cazé Thibaut 2020
12.5%
0.75L
Intensità
Un classico assemblaggio di chardonnay, pinot noir e meunier, caratterizzato da un profilo armonioso, fresco e intenso.
Maggiori informazioniLe uve che compongo questa cuvée provengono da vigne situate lungo la riva destra della Marna, che si estendono sulle colline del terroir di Châtillon-sur-Marne. I vigneti sono esposti a est e affondano le radici in terreni argilloso-calcarei, che poggiano su un sottosuolo gessoso, in grado di donare ai vini una particolare identità. Les Lériens viene realizzata con le uve delle varietà classiche della Champagne: pinot noir, meunier e chardonnay. Tutte le vigne sono coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica, su terreni lavorati in gran parte a mano. Le uve vengono raccolte manualmente, parcella per parcella. Una scelta che consente di ottenere dei mosti di alta qualità e ben equilibrati, che fermentano spontaneamente grazie all'azione dei lieviti indigeni. Per acquisire una maggiore morbidezza, i vini svolgono la malolattica, che avviene in botti di rovere, prima di un lungo periodo di affinamento sulle fecce fini in botti già precedentemente utilizzate da tre a sei volte. Il vino non viene né chiarificato né filtrato prima di procedere all’imbottigliamento. Il dosaggio è limitato a 2,7 grammi di zucchero per litro, per non alterare le caratteristiche naturali del vino. Il risultato finale è uno champagne dal colore tenue, con un bouquet delicato, che fonde aromi di agrumi, mandorle fresche e cenni di brioche. Al palato è armonioso, lieve e intenso. È uno champagne delizioso, che si a tavola si abbina molto bene, ad esempio, a un salmone al cartoccio.
Presentazione
Les Lériens Extra-Brut Cazé Thibaut 2020
La cuvée
Le uve che compongo questa cuvée provengono da vigne situate lungo la riva destra della Marna, che si estendono sulle colline del terroir di Châtillon-sur-Marne. I vigneti sono esposti a est e affondano le radici in terreni argilloso-calcarei, che poggiano su un sottosuolo gessoso, in grado di donare ai vini una particolare identità. Les Lériens viene realizzata con le uve delle varietà classiche della Champagne: pinot noir, meunier e chardonnay. Tutte le vigne sono coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica, su terreni lavorati in gran parte a mano. Le uve vengono raccolte manualmente, parcella per parcella. Una scelta che consente di ottenere dei mosti di alta qualità e ben equilibrati, che fermentano spontaneamente grazie all'azione dei lieviti indigeni. Per acquisire una maggiore morbidezza, i vini svolgono la malolattica, che avviene in botti di rovere, prima di un lungo periodo di affinamento sulle fecce fini in botti già precedentemente utilizzate da tre a sei volte. Il vino non viene né chiarificato né filtrato prima di procedere all’imbottigliamento. Il dosaggio è limitato a 2,7 grammi di zucchero per litro, per non alterare le caratteristiche naturali del vino. Il risultato finale è uno champagne dal colore tenue, con un bouquet delicato, che fonde aromi di agrumi, mandorle fresche e cenni di brioche. Al palato è armonioso, lieve e intenso. È uno champagne delizioso, che si a tavola si abbina molto bene, ad esempio, a un salmone al cartoccio.
Informazioni sulla tenuta: Cazé Thibaut
Fabien Cazé fa parte di una nuova generazione che ama produrre champagne fedeli al terroir. Nel 2007, ha deciso di continuare la tradizione di famiglia, succedendo a dieci generazioni di viticoltori e occupandosi della tenuta che si trova sulla riva destra della Vallée de la Marne. I suoi 2,58 ettari di vigne, coltivati principalmente con meunier, si estendono tra i villaggi di Châtillon-sur-Marne e Vandière. Il suo ingresso nella tenuta di famiglia nel 2007 ha segnato una svolta. È stato abbandonato l’utilizzo di erbicidi e insetticidi, si è cominciato a lavorare i terreni ed è iniziato il processo di conversione all'agricoltura biologica. Fabien Cazé ha scelto di adottare lavorazioni manuali in vigna, dalla potatura alla vendemmia, e un approccio naturale in cantina, con fermentazioni spontanee avviate con lieviti indigeni, lunghi periodi di affinamento e bassi dosaggi, stabiliti solo dopo la degustazione, in modo da preservare l'equilibrio naturale delle cuvée. I vini non vengono né chiarificati né filtrati. Una cosa è certa: la piccola produzione di circa 20.000 bottiglie ha rapidamente trovato il suo pubblico.




