Presentazione

Château Cantegril 1929

La cuvée

Questo delizioso Sauternes proviene da un unico lotto situato nel cuore dell’altopiano di Barsac. La prevalenza di calcare permette di restituire alla vigna tutta l’acqua di cui ha bisogno durante l’estate. I circa 18 ettari di vigne sono piantati con sémillon e sauvignon, ma solo il sémillon viene utilizzato per questa cuvée, ciò in virtù della sua tendenza a sviluppare la muffa nobile, fenomeno alla base dei vini dolci bordolesi. Solo gli acini che hanno sviluppato la muffa vengono raccolti a mano, il che può richiedere fino a sei passaggi in vigna.
Successivamente, le fermentazioni si svolgono in barrique di rovere con travasi regolari. Segue un invecchiamento di nove mesi in vasche d’acciaio inox prima dell’imbottigliamento.
Molto gradevole in gioventù, il Sauternes dello Château Cantegril è ovviamente adatto ad un lunghissimo invecchiamento. Con l’età svilupperà un aspetto dorato intenso e profondo, con note di miele e zafferano.
Per l’abbinamento a tavola potete orientarvi verso un tradizionale foie gras, ma anche del pesce bianco o del pollame. In termini di invecchiamento, questo vino non potrà che abbonirsi nel corso dei decenni.

Informazioni sulla tenuta: Château Cantegril

Vicino a Doisy-Daëne, lo Château Cantegril è un eccellente cru dell’altopiano calcareo di Barsac. Prima della sua scomparsa Denis Dubourdieu, celebre enologo e proprietario di Doisy-Daëne, si occupava della vinificazione a Cantegril.