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Etna Rosso DOC Tenuta delle Terre Nere Calderara Sottana  2023 - Lotto di 1 bottiglia - 0
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Etna Rosso DOC Tenuta delle Terre Nere Calderara Sottana 2023

Frutti rossiVino gastronomicoVini insoliti
A

14.5%

0.75L

Intensità

Le pendici settentrionali dell'Etna offrono condizioni eccezionali per i viticoltori siciliani, dando loro la possibilità di produrre vini sorprendentemente freschi.

Maggiori informazioni

Sulle pendici esposte a nord dell’Etna, la parcella Calderara Sottana (da caldera = calderone) considerata al pari di un Grand Cru è una delle più ripide, alte (600 m) e pietrose della tenuta. Qui le rocce nere di origine vulcanica trattengono il calore del sole e lo rilasciano nel terreno durante la notte per controbilanciare il freddo e favorire la lenta maturazione delle uve.
Una cuvée parcellare, che privilegia l'utilizzo di un vitigno autoctono, il nerello mascalese, e di una piccola percentuale di nerello cappuccio. L'attacco al palato è vivace e il sorso è sostenuto da una persistente tensione, il che può sorprendere per un vino proveniente da una latitudine così bassa. Alla degustazione scopriamo splendide note di amarena, mirtillo rosso e lampone, insieme a sentori di erbe secche e macchia mediterranea. I tannini possono apparire piuttosto decisi in gioventù, ma qualche anno di riposo in cantina permetterà di ammorbidirli.

Un'ampia selezione di vini, scelti con cura e passione dal nostro team di esperti

Presentazione

Etna Rosso DOC Tenuta delle Terre Nere Calderara Sottana 2023

La cuvée

Sulle pendici esposte a nord dell’Etna, la parcella Calderara Sottana (da caldera = calderone) considerata al pari di un Grand Cru è una delle più ripide, alte (600 m) e pietrose della tenuta. Qui le rocce nere di origine vulcanica trattengono il calore del sole e lo rilasciano nel terreno durante la notte per controbilanciare il freddo e favorire la lenta maturazione delle uve.
Una cuvée parcellare, che privilegia l'utilizzo di un vitigno autoctono, il nerello mascalese, e di una piccola percentuale di nerello cappuccio. L'attacco al palato è vivace e il sorso è sostenuto da una persistente tensione, il che può sorprendere per un vino proveniente da una latitudine così bassa. Alla degustazione scopriamo splendide note di amarena, mirtillo rosso e lampone, insieme a sentori di erbe secche e macchia mediterranea. I tannini possono apparire piuttosto decisi in gioventù, ma qualche anno di riposo in cantina permetterà di ammorbidirli.

Informazioni sulla tenuta: Tenuta delle Terre Nere

La Tenuta delle Terre Nere è stata creata nel 2002 da Marco de Grazia, dopo aver lavorato nel settore del commercio dei grandi vini italiani fin dal 1980. Situato sul versante settentrionale del vulcano Etna, il vigneto è certificato in agricoltura biologica dal 2010, anche se le vigne sono lavorate secondo questi principi dal 2002. Il vigneto si estende su oltre 30 ettari, suddivisi in una cinquantina di parcelle, situate ad altitudini comprese tra i 600 ei 1000 metri. Dal 2002 si utilizza la pratica della selezione massale e le viti hanno un’età compresa tra i 50 e i 140 anni. In cantina i vini sono vinificati in botti e vasche d’acciaio inox, utilizzando solo lieviti indigeni, e l'invecchiamento si svolge in barrique e botti di rovere francese per un periodo di 16-20 mesi, con un massimo del 10-15% di legno nuovo. La tenuta offre una delle produzioni di più alta qualità dell’area dell’Etna.

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