Presentazione

Sancerre Cuvée Prestige Lucien Crochet 1995

La cuvée

La cuvée Prestige del Domaine Lucien Crocher è un Sancerre Rouge realizzato nelle migliori annate a partire da un assemblaggio di uve di pinot noir. Le vigne di 60 anni sono coltivate in due terroir distinti, con un’esposizione a est e sud-est: uno con caillottes dell’oxfordiano o l’altro composto da marne del kimmeridgiano. Il vigneto è potato a Guyot e Cordon Royat. Tra le diverse pratiche sostenibili, ritroviamo l’inerbimento dei filari, l’aratura, la sarchiatura e la spollonatura.
Anche in cantina, ogni fase della produzione è svolta meticolosamente. Dopo le vendemmie manuali e le rigorose cernite, le uve vengono completamente diraspate e successivamente riposte in tini per una macerazione prefermentativa a freddo di una settimana. La fermentazione a temperatura controllata dura una settimana, a cui segue una macerazione post-fermentativa di due settimane con frequenti rimontaggi e follature. Infine, il vino è invecchiato in barrique, con una percentuale di legno nuovo pari al 50%. Prima dell’imbottigliamento, viene assemblato in contenitori inerti per 10 mesi.
Alla degustazione, la cuvée si presenta con un colore rosso granata, che sprigiona all’olfatto note fruttate (ciliegia sotto spirito, frutti rossi) e delicati sentori boisé.

Informazioni sulla tenuta: Lucien Crochet

Il Domaine Lucien Crochet è un’azienda a conduzione familiare tramandata di generazione in generazione. Lucien Crochet ha riunito le tenute di suo padre e quella del padre di sua moglie, Lucien Picard, che negli anni ‘50 è stato anche tra i primi a Sancerre a imbottigliare in proprio. Lucien Crochet ha sviluppato le sue vendite con i grandi ristoranti di Parigi e anche sul mercato estero. È stata una delle prime tenute della regione a ottenere ampi riconoscimenti. Suo figlio, Gilles, ha studiato enologia a Digione, poi ha lavorato in Borgogna, prima di tornare nella tenuta di famiglia nel 1983. Oggi il vigneto si estende su 38 ettari: 29 di sauvignon e 9 di pinot noir. Rappresenta una certezza e un sicuro punto di riferimento per la denominazione.