Situata ad Ampuis, culla dei vini della Côte-Rôtie, la tenuta Guigal è stata creata nel 1946 da Etienne Guigal. Arrivato nella regione nel 1923, all'età di 14 anni, si è in seguito impegnato per rendere famosa la denominazione Côte-Rôtie. Nel 1961, suo figlio, il giovane Marcel Guigal, ha preso le redini dell'azienda dal padre, improvvisamente colpito da cecità totale. Oggi, la continuità dell’azienda è assicurata da Philippe Guigal, figlio di Marcel, brillante enologo e orgoglioso rappresentante della terza generazione della famiglia. Il vigneto si estende su tutte le più prestigiose denominazioni della Valle del Rodano: Côte-Rôtie, Condrieu, Saint-Joseph, Hermitage, Gigondas e Crozes-Hermitage. Tutti i vini vengono vinificati e affinati nelle cantine di Ampuis. La tenuta riserva una particolare attenzione a tutti gli aspetti del processo produttivo: agricoltura sostenibile (certificata HVE), lavoro interamente manuale a causa alla pendenza dei terreni, vinificazione in tini di acciaio inox a temperatura controllata, affinamento in botti di rovere nuove (fino a 42 mesi per alcune cuvée) per consentire al vino di esprimere pienamente tutti i suoi aromi, ecc. La Maison Guigal produce tre cuvée prestige: La Landonne, La Mouline e La Turque, tre vini magnifici, molto apprezzati dagli amanti della Côte-Rôtie. Questa famosa tenuta si distingue anche per quanto riguarda le sue strutture: la sede principale si trova presso lo Château d'Ampuis, un gioiello rinascimentale protetto come Monumento Storico. Guigal è una delle tenute più importanti della Valle del Rodano, rinomata per il livello dei vini sempre impeccabile e la rigorosa selezione delle uve.

Per maggiori informazioni sulla tenuta,leggete il nostro articolo sul blog di iDealwine.

In questo vigneto con terrazzamenti estremamente ripidi, il viognier rivela la sua massima espressione, dando vita a una cuvée d’eccezione firmata dalla maison Guigal. Dopo una fermentazione a basse temperature, con una gradazione alcolica non superiore al 14%, il vino contiene 55 g/l di residuo zuccherino: ne risulta un nettare estremamente dolce, che acquista maggiore complessità durante la fase di affinamento in botti di rovere nuove per un anno. All’olfatto, presenta deliziosi aromi floreali, mentre l’attacco in bocca, ricco e corposo, culmina in un finale fresco e sofisticato.