Fondata nel 1781, la tenuta Vidal-Fleury è da tempo celebre a livello internazionale. Nel 1787 fu infatti visitata da Thomas Jefferson e il suo nome giunse negli Stati Uniti. Intorno al 1890, grazie alla dote di un’erede della famiglia Fleury, il vigneto venne ripiantato e riuscì a sopravvivere alla fillossera. A metà del XX secolo, Vidal-Fleury è diventata la maison di vini simbolo del terroir della Côte-Rôtie. Dal 1984 è stata acquisita dagli Établissements Guigal, ma conserva la sua identità e l’autonomia commerciale. La proprietà attribuisce particolare importanza alla qualità della coltivazione e della maturazione, elementi chiave per produrre grandi vini.

Vera e propria istituzione del vigneto della Valle del Rodano Meridionale, la tenuta Vidal-Fleury ci propone un magnifico Côte-Rôtie che rende merito a questa AOC creata nel 1940. Vinificata in modo tradizionale, questa cuvée è frutto di un mirabile assemblaggio di syrah e di viognier (5%), il vitigno a bacca bianca che dona aromi fruttati e delicatezza al vino. Le viti sono gestite a potatura corta e crescono sostenute da pali per proteggerle dai forti venti che soffiano tra i filari. Le uve sono vendemmiate a mano e sottoposte a una rigida selezione prima dell’arrivo in cantina.
La tenuta privilegia una macerazione lunga allo scopo di estrarre colore e aromi. I mosti vengono sottoposti a numerose lavorazioni durante la fermentazione, che avviene con utilizzo di lieviti indigeni. Il vino invecchia 4 anni sulle fecce fini in botti di rovere, per essere poi imbottigliato senza chiarifica. Prima della commercializzazione è previsto un ulteriore affinamento di sei mesi in bottiglia.
La degustazione si apre su un bel colore rosso carminio che anticipa un bouquet aromatico complesso. Si avvertono note di frutti a bacca nera, cenni floreali di violetta, oliva nera, aromi tostati e pepe. Il palato regala un perfetto equilibrio tra generosità e freschezza. Il finale persistente è indice di un buon potenziale di invecchiamento.