Questa cuvée è prodotta da una celebre tenuta delle isole Cicladi che ha rivoluzionato la qualità dei propri vini grazie all’arrivo dell’attuale proprietario Alexandre Avatangelos, filosofo e teologo. Per realizzare la cuvée, le vigne di assyrtiko (il vitigno nobile della regione) sono state coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica. Le uve godono di una posizione ideale a 400 metri di altitudine e crescono su terreni di sabbia con uno strato sottostante di granito. Le viti attingono perciò in profondità le sostanze nutritive, rivelandone tutta l’essenza nel vino.
In cantina la fermentazione avviene all’interno di vasche in acciaio inox, che consentono di preservare la freschezza delle uve, e quindi del vino.
Nel calice presenta un bel colore giallo vivo che anticipa un bouquet caratterizzato da note di albicocca ed erbe aromatiche come l’aneto. Il palato è equilibrato da una bella acidità che gli conferisce una grande freschezza. Una cuvée da degustare insieme a un’insalata calda di zucchine, feta e pinoli, un branzino alla brace in salsa di agrumi o un aperitivo a base di Ktipiti (una deliziosa salsa greca preparata con peperoni marinati e feta fresca).