Tenuta emblematica dell’Alsazia, Albert Boxler dispone di 14 ettari di terreno, di cui la metà è classificata Grand Cru. Creata alla fine degli anni ‘40, la tenuta privilegia una coltivazione sana e attenta. In ogni caso, le vigne piantate su terreni molto ripidi non permettono la meccanizzazione. I trattamenti utilizzati sono biologici e le rese sono estremamente controllate. In cantina vengono utilizzati solo i lieviti indigeni; i vini sono lasciati a maturare in vecchi contenitori per evitare di apportare aromi boisé e il bâtonnage è bandito. L’attuale proprietario Jean Boxler mira infatti a valorizzare la particolarità dei vitigni e dei terroir attraverso vini fini, tesi e cristallini.

La tenuta possiede 1,9 ettari dei 60 di questo Grand Cru, che si sviluppa lungo pendii scoscesi di granito a 240-390 metri di altitudine. La notevole pendenza obbliga a volte Jean Boxler a coltivare le sue vigne di riesling di circa 40 anni di età a mano e con metodi naturali, senza l’utilizzo di fertilizzanti. La vendemmia è manuale, le uve sono pressate direttamente e il mosto è decantato a freddo. La fermentazione è innescata spontaneamente dall’azione dei lieviti indigeni e avviene in vecchie botti di legno, dove il vino viene lasciato invecchiare per undici mesi senza bâtonnage. Dopo questa fase, si procede all’affinamento in bottiglia.
Il risultato è una cuvée pura e luminosa, dall’aspetto dorato, che si distingue al naso per gli aromi di agrumi, fiori bianchi e mango e rivela una struttura profonda e precisa, con una decisa mineralità. Questo vino sapido e intenso si chiude su un piacevole finale fresco e mentolato e si distingue per il buon potenziale di invecchiamento.