Nel cuore della piccola cittadina di Seca, nella Castilla y León, da diverse generazioni la famiglia Cantalapiedra lavora con passione. In questo territorio d’elezione del vitigno verdejo, la tenuta coltiva circa 21 ettari di vigneti, che hanno un’età media di 30 anni. I suoli sono composti principalmente da ciottoli, con presenza di argilla, sabbia e calcare. Il terroir della regione è caratterizzato da una particolarità, generalmente indicata con l’espressione mantello di ciottoli, che conferisce al verdejo una tipica specificità.
Consapevole delle attuali problematiche ambientali e con l'obiettivo di proporre vini autentici, in grado di rispecchiare la più pura essenza del territorio, la tenuta segue le rigorose pratiche della biodinamica e dell'agricoltura biologica. Al termine della vendemmia, realizzata interamente a mano, la vinificazione viene condotta con il minimo intervento possibile, in modo da preservare l'eccezionale qualità della materia prima. Le fermentazioni si svolgono con utilizzo di soli lieviti indigeni e con un’aggiunta minima di solforosa. Per maggiori informazioni sulla tenuta, leggete il nostro articolo sul blog iDealwine.

La cuvée nasce da tre parcelle situate nel borgo di Villabuena del Puente. Le vigne sono coltivate con il vitigno tinta de Toro, nome locale del tempranillo, integrato da un 5% di uve a bacca bianca. Le viti, allevate ad alberello e piantate a bassa densità, come è consuetudine in Spagna, affondano le radici in un terreno di arenaria. Manuel Cantalapedria ha scelto di gestire le vigne secondo i principi dell’agricoltura biologica e pratica una vinificazione basata sul minimo intervento: le uve vengono raccolte a mano in piccole cassette da 15 kg, l'80% della massa viene diraspata, sottoposta a follatura e trasferita in vasche di acciaio inox per la fermentazione. Il restante 20% viene vinificato a grappolo intero in tini aperti per poco più di tre settimane. Dopo la pressatura, il vino viene travasato in botti di rovere francese da 225 a 500 litri, per un periodo di affinamento di undici mesi. Il vino contenuto nelle botti viene poi assemblato nei tini prima dell'imbottigliamento, che avviene senza chiarifica o filtrazione.
Il risultato è un vino intensamente fruttato, con profumi di mora, prugna, impreziosito da note di tabacco e sottobosco. Al palato mette in luce una buona struttura, ben bilanciata da un sorso dinamico che accompagna fino alla chiusura.