“Clarendon” era il soprannome di Bernard Gavoty, critico musicale del quotidiano Le Figaro. Questo vino, composto in larga parte da syrah, viene vinificato secondo la tradizione e lasciato riposare nei tini per 18 mesi. Da giovane è aperto al naso, con aromi di lamponi e frutti neri valorizzati da note speziate. Al palato è ampio ed esprime tannini fini e gli stessi aromi fruttati presenti al naso. Dopo cinque anni rivela gli aromi terziari, che riflettono il terroir e lo rendono più complesso.