La tenuta si dedica alla coltivazione agricola fin dal XVII secolo, dal 1673 per la precisione. Solo nel XX secolo la sua attenzione si è spostata sulla viticoltura. Nel 1924, Félicien Henri Désiré Diffonty, assistito da suo figlio Marius, decise di creare lo château, partecipando inoltre alla fondazione del sindacato di Châteauneuf-du-Pape. Suo nipote Félicien ha dato vita alla Cuvée du Vatican, benedetta da Papa Giovanni XXII nel 1958. La tenuta, oggi ribattezzata come “Château Sixtine”, possiede un vigneto di 16 ettari nella denominazione Châteauneuf-du-Pape, e di 18 nella Côtes-du-Rhône Villages. Questi ettari sono dedicati alla produzione di vini commercializzati sotto il nome di Cuvée du Vatican. Oggi, Jean-Marc Diffonty, presidente dei giovani viticoltori di Châteauneuf-du-Pape, lavora applicando i principi dell’agricoltura sostenibile per rispettare la biodiversità del suolo. I vini di questa tenuta sono particolarmente ricercati per la loro grande finezza e purezza aromatica.

Jean-Marc Diffonty spiega chiaramente: “durante la vendemmia, il mio posto è alla tavola di cernita. Come uno chef stellato, controllo e seleziono la qualità dei diversi elementi che costituiranno il piatto finale”. Le uve delle varietà grenache, syrah e mourvèdre sono state quindi selezionate con rigore prima di essere vinificate tramite processi tradizionali termoregolati, con una fermentazione che può durare fino a tre settimane. Il vino è invecchiato in barrique, in grandi botti di legno e in vasche di cemento per 12 mesi. Il colore è molto scuro con splendidi riflessi brillanti. Al naso è intenso con aromi eleganti di frutti neri e di frutti con nocciolo. Al palato è complesso e molto affascinante, denso e setoso. Il finale straordinariamente persistente si chiude su note vellutate che favoriscono deliziosi abbinamenti con stufati di carni rosse.