L'Australia

Importata alla fine del XVIII secolo a Sidney, la vite si è diffusa ininterrottamente negli anni in tutti gli stati australiani. Tuttavia, la produzione si concentra in quattro stati situati nel sud-est e all’estremità sud-ovest dell’isola: New South Wales, in cui si trova la celebre Hunter Valley; la regione di Victoria; l’Australia meridionale, culla della Barossa Valley e l’Australia occidentale, situata nella zona di Perth, in cui la viticoltura si è sviluppata solo di recente. Sconosciuti fino a non molto tempo fa, i vini australiani affascinano per la loro morbidezza e gusto fruttato. Inoltre, l’eccellente rapporto qualità-prezzo che i produttori australiani possono vantare, ha permesso loro di accrescere negli ultimi 20 anni le esportazioni verso l’Asia, gli Stati Uniti e l’Europa. Per degustare questi vini non sono necessari lunghi periodi di invecchiamento: gran parte dei vini rossi è prodotta per un consumo rapido, anche se i migliori cru raggiungono il loro apice dopo un periodo di invecchiamento compreso tra i cinque e i dieci anni dall’imbottigliamento. I vini bianchi, esclusi i Sémillon della Hunter Valley, raggiungono la maturità dopo un periodo che va da due a sei anni dal passaggio in barrique. Gran parte dei vini australiani prende il proprio nome dai vitigni di provenienza. Sempre più spesso viene indicato anche il nome del produttore della parcella (paddock). I vini rossi provengono dai vitigni Cabernet Sauvignon, Shiraz, Merlot, Pinot Noir. Chardonnay, Sémillon, Riesling e Muscat entrano nella composizione dei migliori vini bianchi.